ONDE D'URTO AVEZZANO

Cosa sono le onde d’urto

 Il concetto di onde d’urto è stato introdotto in medicina negli anni ’60, ma soltanto negli anni ’80 la metodologia fu utilizzata per la prima volta per disintegrare calcoli renali. 

A differenza dell’utilizzo che si fa in urologia, in fisioterapia si utilizzano le onde d’urto con una funzione attiva, in termini di biostimolazione e riparazione tissutale, mai per distruggere. Infatti anche in caso di presenza di calcificazioni o di spine ossee (come ad esempio la spina calcaneare), si utilizzeranno le onde d’urto per generare un metabolismo riparativo.

COME FUNZIONANO LE ONDE D’URTO

È importante premettere che le onde d’urto si suddividono in 2 differenti categorie:

  • Le onde d’urto focali, prevedono l’uso di un generatore in grado di creare un brusco cambiamento di pressione che si propaga ad un velocità maggiore del suono.
    Questa onda pressoria viene focalizzata da uno schermo che ha la forma di una parabola, che assolve alla stessa funzione di una lente cioè convoglia l’energia. Questa non è energia luminosa bensì energia prodotta dalla importante variazione di pressione. I generatori possono essere elettroidraulici, elettromagnetici o piezoelettrici 
  • Le onde d’urto radiali, per comprende come è realizzato un apparato di onda d’urto radiale basta che pensi a cosa succede quando si getta un sasso nell’acqua ferma di un lago. Si generano onde che hanno la caratteristica di avere la forma di una circonferenza ovvero onde radiali.
    Questo tipo di onde si generano con i dispositivi di onde d’urto radiali o balistiche.

Le onde d’urto radiali sono quelle più diffuse per il trattamento delle più comuni affezioni muscoloscheletriche.

DIFFERENZA TRA ONDE D’URTO FOCALI E RADIALI

Esistono 3 differenze sostanziali tra onde d’urto focali e radiali:

  • Nelle onde d’urto focali la velocità di propagazione dell’impulso pressorio è supersonica mentre nelle onde d’urto radiali la velocità è inferiore a quella del suono.
  • Nelle onde d’urto focali l’energia viene focalizzata all’interno del tessuto tramite un sistema di focalizzazione mentre nelle onde d’urto radiali l’energia diminuisce procedendo dalla superficie in profondità.
  • ll tempo per arrivare alla massima e energia è molto più breve nelle onde d’urto focali rispetto le radiali.

Queste differenze determinano dal punto di vista biologico effetti differenti e quindi indicazioni terapeutiche differenti; la maggior potenza delle onde d’urto focali può essere vantaggiosa nel trattamento di alcune patologie e può essere controindicata nel trattamento di altre.

 Gli effetti che si riconoscono alle onde d’urto sono quelli di: 

  • iperemizzare il tessuto, ossia stimolare l’afflusso di sangue, 
  • fibrinolitico, che consiste nell’ “ammorbidire” i tessuti fibrotizzati, 
  • antidolorifico,
  • microangiogenetico.

COME SI APPLICANO LE ONDE D’URTO

Per effettuare un’applicazione con onde d’urto focali è necessario che sia perfettamente chiara la localizzazione del tessuto che si vuole trattare, tanto che si può richiedere una radiografia o eseguire una ecografia per effettuare un puntamento preciso.

Questo si rende necessario perché nell’onda d’urto focale l’energia si concentra in un solo punto e, pertanto, è d’obbligo un’estrema attenzione nel puntamento dell’apparato.

Diversamente l’onda d’urto radiale non necessità di puntamento radiologico o ecografia in quanto l’energia si disperde nel tessuto come fosse una parte di circonferenza.

L’utilità di questo mezzo fisico è ovviamente anche funzione della capacità e dell’aggiornamento del fisioterapista che la utilizza e della integrazione terapeutica con altre terapie: manuali e strumentali, come la tecarterapia.

La terapia con le onde d’urto è una terapia non invasiva ed è conosciuta in ambito medico anche come ESWT (extracorporeal shock wave therapy). È uno strumento di cura molto efficace in alcuni tipi di patologie e si caratterizza per i brevi tempi di applicazione (a volte bastano anche poche applicazioni da 10 minuti l’una). 

Siccome era una terapia dolorosa e quindi non molto piacevole, le onde d’urto venivano scelte quasi sempre come ultima alternativa, dopo che gli altri tipi di terapia non avevano funzionato. Gli apparati più moderni e le nuove metodologie applicative hanno però cambiato totalmente l’esperienza che il paziente vive durante l’applicazione facendo si che molti più pazienti si avvicinino a questa tecnica terapeutica in completa tranquillità.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE DELLE ONDE D’URTO

Le indicazioni più comuni sono:

  • le tendinopatie croniche,
    • le tendinopatie calcifiche della spalla,
    • l’epicondilite e epitrocleite,
  • le trocanteriti,
  • le tendinopatie achillea e rotula,
  • le fasciti plantari in presenza o in assenza di spina calcaneare,
  • la cellulite e il dolore miofasciale,
  • i ritardi di consolidazione delle fratture,
  • pseudoartrosi,
  • fratture da stress,
  • necrosi avascolari,
  • osteocondriti dissecanti.

Questa ultime 5 indicazioni sono specifiche per le onde d’urto focali.

L’efficacia di questo strumento sta nel fatto che, irradiando a livello del tessuto impulsi di elevata intensità, vengono stimolati alcuni meccanismi biochimici che comportano:

  • una riduzione del l’infiammazione locale e del dolore;
  • stimolazione della neoformazione di vasi sanguigni;
  • riattivazione dei processi riparativi.

CONTROINDICAZIONI

Le onde d’urto radiale focali a bassa energia sono controindicate in caso di:

  • patologie tumorali,
  • gravidanza;
  • trattamenti zona pelvica.

Le controindicazioni per leone d’urto focali ad alta energia riguardano, oltre a quelle suddette:

  • il trattamento di aree molto vicine ai polmoni, 
  • il trattamento in prossimità delle cartilagini d’accrescimento 
  • il cervello o la spina dorsale nell’area da trattare.

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